01
agosto
2023
L’arrivo della bella stagione porta con sé anche il disagio di temperature elevate, un fenomeno che si è intensificato globalmente negli ultimi anni. Molte persone cercano soluzioni per difendersi dal caldo. Sebbene l’opzione primaria sia spesso l’installazione di un impianto di condizionamento dell’aria, non va sottovalutata un’ottima alternativa: la tenda da sole.
Per prendere decisioni d’acquisto ponderate, è importante confrontare l’impatto di entrambe le scelte, non solo sul comfort, ma anche sull’aspetto economico.
In questo articolo, abbiamo voluto esaminare in dettaglio le due opzioni, climatizzatore e tenda da sole.
Per fornire un contesto più specifico, analizziamo un esempio collocabile in un appartamento situato in una qualsiasi cittadina del nord Italia. Supponiamo l’installazione di un impianto di condizionamento dell’aria per combattere il calore estivo. Immaginiamo che l’impianto sia costituito da due unità split, una destinata al soggiorno di circa 22 metri quadrati e l’altra alla camera da letto principale di 17 metri quadrati.
In base ai dati ISTAT, l’uso medio nazionale del condizionatore è di circa 6 ore al giorno. Supponendo che le unità siano in funzione per 30 giorni durante la stagione più calda, si consumerebbero all’incirca 700 kWh. Alla luce delle tariffe energetiche estive del 2023 in Italia, ciò comporterebbe una spesa di circa 200 euro solo per l’energia necessaria per far funzionare l’impianto.
Durante l’estate del 2022, quando i prezzi dell’energia avevano raggiunto picchi di +80% rispetto al 2023, il costo operativo sarebbe salito a circa 350 euro per 30 giorni di utilizzo.
Tuttavia, il funzionamento non è l’unico aspetto economico da considerare. Il costo iniziale di fornitura e installazione dell’impianto, inclusa la macchina esterna, che spesso presenta difficoltà di collocazione, rappresenta un investimento significativo.
Si tratta di una spesa che, per un impianto di fascia medio-alta, ammonta in media a 3.500 euro, Iva inclusa.
Oltre ai costi iniziali e operativi, andrebbero considerati altri possibili costi associati, come la manutenzione periodica dell’impianto, che potrebbe incrementare ulteriormente il costo totale.
Climatizzatore, la nostra ipotesi in breve:
Supponiamo che le stesse stanze citate prima abbiano due finestre nel soggiorno e una nella camera da letto, tutte rivolte a sud-est. In questo scenario, l’installazione di tende da sole potrebbe ridurre il bisogno di raffreddamento estivo, fino al 70%. La riduzione potrebbe rendere superfluo l’uso del climatizzatore, permettendo quindi un risparmio energetico.
Il costo per questa soluzione è essenzialmente quello iniziale, che potrebbe aggirarsi attorno ai 1.500 euro. Le tende da sole, infatti, non comportano consumi energetici. Nel caso si optasse per modelli con movimentazione motorizzata, ci sarebbero solo costi di funzionamento, ma questi sarebbero veramente irrisori. Ecco quindi un’opzione che, oltre a essere ecologicamente sostenibile, può risultare economicamente vantaggiosa nel lungo termine.
Per riassumere l’ipotesi della tenda da sole:
Nel dibattito tra climatizzatori e tende da sole, un elemento chiave spesso ignorato sono i benefici fiscali. Esistono incentivi che possono tagliare sensibilmente il costo totale dell’investimento.
Le schermature solari, come le tende da sole, possono giovarsi dell’Eco Bonus, ossia di un’agevolazione fiscale che copre il 50% di tutti i costi congrui sostenuti. Nell’esempio precedente, ciò significherebbe che lo Stato si farebbe carico della metà (750 euro), sotto forma di sgravio fiscale distribuito in un periodo di 10 anni.
Per le tende da sole, e per tutte le schermature solari in generale, incluse le pergotende e le pergole bioclimatiche, la componente burocratica è nulla: non c’è bisogno di incaricare un tecnico per ottenere un titolo abilitativo, poiché rientrano nella categoria degli interventi in edilizia libera. Eventualmente possono essere soggette alle regole condominiali,.
La detrazione fiscale è un’operazione decisamente più complessa nel caso di un condizionatore dedicato esclusivamente al raffrescamento estivo. È prevista solo per le residenze, e solo in presenza di una pratica edilizia comunale di manutenzione straordinaria asseverata da un tecnico abilitato. In altre parole, la detrazione per l’installazione di un condizionatore è applicabile solo se si stanno già eseguendo lavori di ristrutturazione autorizzati dal Comune. Se, invece, l’intervento riguarda esclusivamente l’installazione di un impianto di condizionamento, non è prevista alcuna detrazione fiscale.
Detrazione fiscale per tende da sole:
- Eco Bonus del 50% sui costi sostenuti.
- Detrazione di 750 euro dalle imposte sul reddito.
- Nessuna necessità di pratica edilizia comunale.
Detrazione fiscale per climatizzatore:
- Applicabile solo se ci sono lavori di ristrutturazione già autorizzati dal Comune.
- Nessuna detrazione se l’impianto è l’unico intervento.
Per una valutazione completa e informata, è utile confrontare i costi associati a ciascuna opzione, considerando sia gli investimenti iniziali che le spese operative nel tempo. A tal fine, ecco una tabella comparativa delle spese relative all’installazione e al funzionamento di un impianto di condizionamento dell’aria rispetto a quelle legate all’acquisto e all’installazione di tende da sole.
Nella sfida tra climatizzatore e tende da sole, un fattore emerge tanto da poter ribaltare le sorti della decisione: il comfort. Se il climatizzatore offre un controllo preciso e immediato della temperatura, garantendo un comfort potenzialmente superiore, le tende da sole possono creare un ambiente piacevole e sostenibile, aiutando a mantenere una temperatura interna confortevole, vicina ai 26 °C, ritenuta da molti l’ideale per il benessere.
Ma il comfort non si limita solo alla temperatura. Qui di seguito alcuni altri criteri da esplorare.
Rumorosità.
Se il climatizzatore può creare un sottofondo sonoro non sempre gradito, le tende da sole promettono una quiete assoluta. Quando il silenzio è un valore, le tende da sole sono la soluzione giusta.
Aspetto estetico.
L’estetica non è da sottovalutare. Le tende da sole possono infondere carattere e vivacità ad un’abitazione, mentre un climatizzatore, seppur più discreto, quasi mai costituisce un valore aggiunto dal punto di vista visivo.
Impatti ambientali.
Sul fronte della sostenibilità, le tende da sole sono imbattibili. Non consumano energia elettrica e dunque non contribuiscono alle emissioni di gas serra. Inoltre, favoriscono il risparmio energetico riducendo il bisogno di raffreddamento. Al contrario, l’utilizzo di un climatizzatore comporta un consumo energetico e un impatto ambientale significativo.
Manutenzione.
Parlando di manutenzione, un climatizzatore necessita di cure regolari per mantenere la sua efficienza nel tempo. Le tende da sole, al contrario, richiedono una manutenzione più leggera: una pulizia periodica per conservarne l’aspetto originale.
Quindi, nella scelta tra climatizzatore e tende da sole, è necessario considerare fattori che vanno ben oltre i costi. Solo un’analisi approfondita può portare alla decisione più soddisfacente.
Oggi, quasi la metà delle famiglie italiane possiede un sistema di condizionamento dell’aria; esistono però alternative al condizionatore. Tra esse, le tende da sole rappresentano un’opzione assai valida.
Dal punto di vista economico ed ambientale, le tende da sole si dimostrano vantaggiose. Se confrontate con i climatizzatori, il loro impiego può ridurre significativamente sia i costi operativi che l’impatto ambientale, offrendo al contempo un metodo di raffrescamento efficace, economico e sostenibile.
Va però riconosciuto che i climatizzatori offrono vantaggi in termini di comodità e controllo della temperatura. La capacità di regolare rapidamente e con precisione la temperatura interna degli ambienti può rappresentare un fattore determinante per molti, particolarmente durante le ondate di calore più intense.
In conclusione, la decisione tra climatizzatore e tende da sole non può essere ridotta a una semplice questione di costo o di impatto ambientale. Si tratta di una scelta complessa che richiede una valutazione attenta delle proprie esigenze, priorità e del contesto abitativo. Si deve considerare il comfort desiderato, la propria sensibilità ambientale, il budget disponibile e la configurazione dell’abitazione.
In certe situazioni, l’approccio più equilibrato può essere la combinazione delle due soluzioni, bilanciando comfort, sostenibilità ed efficienza economica: ciò consentirebbe di limitare l’uso del climatizzatore ai soli momenti più caldi e insopportabili dell’estate.
Alessandro Palazzo
Architetto, consulente energetico CasaClima. Professore Politecnico Milano e ITS Varese. Consulente tecnico presso Pronema Srl. Web communication (edilizia zero consumo, agevolazioni fiscali).
Architect, energy consultant CasaClima. Professor at Politecnico Milano and ITS Varese (Italy. Technical consultant at Ponema Srl. Web communication (zero construction consumption, tax breaks).
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